Le lampade più iconiche della storia

Il designer d’interni americano Van Day Truex, sosteneva che “Un buon oggetto di design è per sempre”.

Si tratta di qualcosa che interessa anche le lampade di design più iconiche della storia, capaci di illuminare in maniera sempre attuale gli ambienti: non a caso sono tra gli oggetti più ricercati per arredare le case.

Parliamo di veri e propri capolavori di tecnologia ed estetica, realizzati con materiali resistenti e in grado di accompagnare con la propria luce la persona durante l’intero arco della vita. Donando ogni volta allo spazio quel quid in più, non semplicemente illuminando.

Il tutto, senza disperdere il valore degli altri mobili e oggetti, ma piuttosto aumentandolo, valorizzando l’atmosfera unica che si crea nella stanza.

Fare in modo che ogni ambiente abbia la giusta luce è essenziale per il benessere di chi lo vive. Oggi vi portiamo alla scoperta delle lampade che lo realizzano al meglio da diverso tempo, dei pezzi iconici che hanno saputo lasciare il segno nella storia del design.

Il valore aggiunto di una lampada di design

Che sia a sospensione, da terra o da tavolo, una lampada di design riesce ogni volta a portare qualcosa di unico nella stanza in cui viene collocata. Si percepisce, ma descriverlo è più difficile: è una forma d’arte, con una valenza pratica.

Ne è un esempio la lampada 265 di Flos, disegnata da Paolo Rizzatto nel 1973 e tornata di tendenza nella versione Chromatica del 2021, la quale mantiene le proporzioni e le finiture originali senza perdere di stile, dinamismo e versatilità. È perfetta per avvolgere con la sua luce qualsiasi spazio interno, grazie all’equilibrio tra la testa orientabile, particolarmente maneggevole, e il lungo braccio basculante.

Le lampade di design si adattano a chi le sceglie, senza perdere di personalità. Risultano ogni volta riconoscibili, arredando con discrezione e originalità, senza mai imporsi.

I pezzi che hanno fatto la storia del design

Sono diversi i pezzi iconici che hanno fatto la storia del design, molti dei quali nati dalla sapienza creativa e artigianale del Made in Italy.

Lo conferma un’altra lampada che vede la firma di Paolo Rizzatto, Costanza di Luceplan, una composizione che unisce tra loro elementi leggeri, curati in ogni dettaglio.

Uscita nel 1986, rappresenta l’archetipo di una lampada dotata di cappello, grazie al paralume in policarbonato e a una struttura metallica essenziale come non mai. Un classico che si trova declinato, inoltre, nelle versioni a sospensione e da tavolo.

Impossibile poi non citare Eclisse di Artemide, prodotta dal 1965 e nata dal genio creativo di Vico Magistretti. Come sottintende il nome, prende forma proprio dal fenomeno astronomico che tutti conosciamo: la lampadina si presta a essere eclissata in maniera totale o parziale, basta ruotare la calotta più piccola. L’unione perfetta tra funzionalità, forma e poesia.

Un ulteriore pezzo che è ormai un classico è un’altra lampada di Flos, Taccia, capace di farsi notare insieme ad altre creazioni dello stesso brand tra cui spiccano Parentesi e Arco. Introdotta nel mercato 1962, porta la firma dei designer italiani Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Si caratterizza per il corpo in alluminio estruso e il diffusore trasparente in vetro soffiato a bocca; la base è in ABS+PC nichelata. Una lampada elegante e magnifica.

Concludiamo con uno dei pezzi cult del design contemporaneo: la lampada Atollo di Vico Magistretti realizzata per Oluce, che ha meritato nel 1979 il prestigioso premio Compasso d’Oro. Potremmo definirla l’essenza stessa della lampada da tavolo, una rivisitazione contemporanea dell’abat-jour dal mood geometrico. È disponibile in tre dimensioni diverse e con molteplici finiture: in oro, bronzo, metallo bianco o nero e vetro opale. Un pezzo capace di attraversare la storia illuminando con la sua magia.

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